Cina arcobaleno

Domani si terrà a Pechino una cerimonia speciale. Il Beijing LGTB Center e il Los Angeles LGTB Center festeggeranno insieme l’inizio del loro gemellaggio. E’ la prima volta che Usa e Cina creano una collaborazione su questo fronte.

L’idea è venuta al presidente esecutivo del Beijing LGTB Center, Fan Popo, mentre si trovava a Los Angeles come volontario in un programma di scambio. Ha pensato che la giovane Ong pechinese avesse molto da imparare dalla più grande organizzazione gay lesbica del mondo creata nel 1971 e composta da uno staff di 300 membri e da oltre 3000 volontari.

Fondata solo 2 anni fa, questa realtà cinese al momento è composta da poche persone e si limita a promuovere la prevenzione contro l’AIDS e a pubblicare la rivista Gayspot. “Vogliamo diventare grandi come i nostri omologhi di Los Angeles”, ha dichiarato Fan al Global Times. “Loro possono insegnarci moltissimo su come gestire i volontari, offrire servizi alla comunità, fare informazione e ricevere fondi”.

Lorri Jean e Darrel Cummings, il presidente e il capo dello staff della Ong americana, saranno presenti alla cerimonia.

Questa sera alle 21, inoltre, ci sarà la serata di apertura del Shanghai Pride 2010.

La Parigi d’Oriente ospiterà per 3 settimane conferenze, spettacoli, festival e mostre per sensibilizzare l’opinione pubblica. Lo slogan è “diversità, unità e armonia” e l’invito rivolto ai shanghaiesi è di far partecipare “amici, familiari e colleghi perché lo Shanghai Pride di quest’anno non sarà solo per i gay”. Come per la prima edizione del 2009, non è in programma una sfilata, ma l’evento culminerà il 6 novembre con un “Family Day” (espressione che in italia difficilmente troveremmo nel manifesto di un Pride) aperto a tutta la popolazione.

Buone notizie, quindi, a solo un mese dal raid in un parco pechinese notoriamente frequentato da gay. Culminato con una serie di fermi di polizia e interrogatori.