La musica è elettronica e potente. Puoi scegliere se essere il vecchio signore con il fucile, l’anziana che lancia le ciabatte, il ragazzino con la fionda, il tizio in sovrappeso armato di fuochi d’artificio o addirittura un neonato in fasce… Te ne stai arroccato all’ultimo piano di un pericolante edificio marcato dall’infame carattere “chai” – demolire – e il tuo obiettivo è tenere il più possibile lontani gli operai e le ruspe. “La grande guerra della casa chiodo contro la squadra delle demolizioni” (钉子户大战拆迁队) è un nuovo gioco online che, a solo un mese dal lancio, è già diventato una hit dell’internet cinese.
Riprende il tema dello sfratto forzato, tristemente noto alle cronache dal Celeste Impero.
Negli ultimi anni, milioni sono stati infatti i cinesi allontanati dall’oggi al domani dalle proprie abitazioni, formalmente in nome di “esigenze di risanamento di quartieri malsani”, in realtà spesso vittime dell’alleanza tra un potere autoritario e gli interessi speculativi di palazzinari senza scrupoli. Molti i gesti estremi (c’è chi ha praticato una resistenza passiva e chi per protesta si è dato fuoco…) di cittadini esasperati e forse illusi di poter godere di un diritto nuovo di zecca: la proprietà. Diritto al quale le nuove classi medie urbane baciate dal boom economico non sembrano più poter rinunciare a cuor leggero.
In difesa dei cittadini letteralmente espulsi dalle proprie case, si era levata, alla fine del 2009, la voce di 5 importanti giuristi dell’Università di Pechino – Shen Kui, Jiang Ming’an, Wang Xixin, Qian Mingxing e Chen Duanhong – autori di un documento sottoposto all’Assemblea Nazionale del Popolo in cui si chiedeva una revisione delle normative in materia di demolizioni, a loro avviso palesemente anticostituzionali.
La battaglia, almeno finché dall’alto qualcuno non imporrà il Game Over, continua ora sul web.
Atlanta Braves snapbacks
baltimore orioles snapback hat