A Mali estremi…

La prima volta l’ho ascoltata da un mp3 arrivatomi via e-mail. Il testo era “Ti regalo una canzone. Non ne so molto, ascoltala al volo e sappimi a dire”. Era il settembre 2008. Ho pensato fosse una collaborazione illustre del grande Pacifico con una qualche stella della canzone marocchina da noi sconosciuta. In fondo, pronunciava la [a] in quel modo strano. Le parole mi piacevano, l’atmosfera che creava la canzone anche. E’ stata colonna sonora – non consapevole – di quel mio autunno.
“Feeling better” non l’ho mai presa in considerazione – troppo orecchiabile, troppo jingle – salvo incappare per caso in un video su YouTube di un’esibizione live al Saturday night live di Italia1 e realizzare che la stella della musica marocchina era, in realtà, milanese.
Poi c’è stato Sanremo 2009. Tra i giovani il suo nome, l’attesa e la curiosità erano tutte per lei (come nel 2008 erano state per Giua). Ammetto che la canzone non mi ha mai convinta al cento percento – tuttora, assieme a Feeling better, è quella che apprezzo meno del suo meraviglioso album d’esordio -, però in qualche modo lei mi è entrata dentro. Ho quindi scaricato da iTunes l’album. Il primo ascolto, me lo ricordo ancora: una sera fresca, dentro un taxi, con la testa appoggiata al finestrino. Fuori una Pechino super trafficata, dentro una grande pace. La cover di “Over the Rainbow” mi si è piantata in testa e senza rendermene conto mi sono ritrovata a cantarla e ricantarla. Da allora, non sono più riuscita a fare a meno della sua voce.

Malika 2

E’ passato più di un anno, lei è diventata una delle cantanti più lodate e riconosciute del panorama italiano. Stasera sarà a Sanremo e io punterò la sveglia alle mie 4.00 am.